Denis Montanar | Déjà vu

Fotografie dalla terra //

Denis Montanar | Déjà vu

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Ricordi "a scatti" di una giornata in compagnia di Denis e Carlo Montanar.

Cinque generazioni di agricoltori

A casa Montanar il vino si è sempre fatto. La storia della famiglia a Borc Dodon comincia con Lino, bisnonno di Denis e mezzadro per conto di proprietari terrieri della zona. Con la fine della mezzadria, i Montanar affittano i primi appezzamenti, finché Denis, appena vent’enne, si fa carico dell’intera azienda, ampliandola e portando avanti i primi imbottigliamenti. Oggi al suo fianco c’è suo figlio Carlo, classe '99, che rappresenta la quinta generazione di agricoltori della famiglia Montanar a Borc Dodon.

Leggi il nostro diario di viaggio da Denis Montanar!

La policoltura

Nonostante il vino rappresenti l’attività principale dell’azienda, la diversificazione delle colture è uno dei punti fondamentali su cui si basa il lavoro agricolo di Denis e Carlo. I campi a seminativo sono destinati a mais di varietà antica “dente di cavallo”, orzo e farro, i quali vengono anche impiegati, insieme al mosto d’uva, per la produzione di birra IGA in collaborazione con il microbirrificio Primo Campo. Carlo inoltre è un abile norcino e, tenendo in vita la tradizione di famiglia, lavora ogni anno un maiale per la produzione di salumi e insaccati. E come per il maiale, in casa Montanar, non si butta via niente. Infatti eventuali masse di vino "meno stabili" sono trasportate in acetaia per la produzione di uno dei migliori aceto di vino d’Italia.

Ascolta il podcast della nostra chiacchierata con Denis!

L'anno di riposo

Denis, sin dalla prima vendemmia, ha annotato con dovizia l’andamento climatico delle varie annate, al punto da accorgersi della cadenza di annate critiche ogni sei anni, come testimoniano la 2002, la 2008 e la 2014. Così, nel 2020, per evitare di fare tanti trattamenti per raccogliere poca uva, Denis ha deciso di lasciare le vigne a riposo. Dopo la potatura invernale e un primo sovescio, nei vigneti non sono stati fatti trattamenti, testando la resistenza delle singole piante, né si è tenuto a bada la vegetazione interfilare, facendo sviluppare l’apparato radicale delle infestanti per un intero ciclo vita, massimizzando l’areazione del terreno. L’anno di riposo così diventa anche l’occasione per un’attenta selezione massale del materiale da riprodurre.

Un giorno da vignaiolo con Denis Montanar!

La selezione massale

Proprio la selezione massale è un altro dei punti cardine attorno al quale gira la vita lavorativa a Borc Dodon. L’incontro con delle piante ancora produttive di sauvignon di un vecchissimo vigneto abbandonato, avvenuto ormai più di dieci anni fa, ha dato l’ispirazione a Denis per mettere a punto un vero e proprio progetto di scouting con l’obiettivo di rintracciare antico materiale per la riproduzione. In questo modo i Montanar si fanno custodi della genetica di un territorio, mettendo a disposizione di altri produttori della zona, che condividono la stessa filosofia agricola, il frutto del loro lavoro di selezione.

Leggi il nostro reportage di una giornata da Denis Montanar!

La cantina

Per poter "assaggiare" l'impegno che Denis e Carlo portano tra i filari quotidianamente, bisogna varcare le porte della cantina. I vini di casa Montanar non conoscono compressi di ogni sorta, è l'uva stessa a indicare loro come "accompagnarla" attraverso il suo processo di trasmutazione in vino. Così nascono i sorprendenti assemblaggi di territorio Uis Blancis e Uis Neris, dall'incredibile potenziale di invecchiamento, l'originale e sbarazzino Rosé di Refosco dal Peduncolo Rosso e l'elegante e complesso Verduzzo Friulano Scodovacca. Il risultato è sorprendente: vini vibranti e di carattere, capaci di regalare emozioni sempre nuove.

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