Dove la brezza marina ligure incontra il vento degli appennini del Basso Piemonte, sulle prime colline del Gavi, sorge Cascina degli Ulivi. La Cascina più che una semplice azienda agricola è una realtà unica nel suo genere fondata in primis sulla convivenza tra le persone, gli animali e le colture. Stefano Bellotti, agricoltore predestinato fin da bambino, vignaiolo rivoluzionario e contadino libero, è stato architetto di tutto questo. Oggi è sua figlia Ilaria ad averne raccolto il testimone che, con l’aiuto di Filippo Mammone, sta scrivendo nuove pagine della storia di questo organismo agricolo autarchico.
Filagnotti e Montemarino sono i due grand cru del cortese della Cascina degli Ulivi. Il primo, d’impianto risalente ai primi del ‘900, poggia su terre rosse ricche in ferro, acide e pesanti. Il secondo, le cui piante più antiche sfiorano i cent’anni, poggia al contrario su terre bianche, più ricche in calcaree e più basiche. Oggi l’età media delle piante di entrambi i vigneti si aggira attorno ai 60 anni. Da qui nascono due vini per certi versi agli antipodi: il Filagnotti, più verticale che si contraddistingue per la sua mineralità ferrosa controbilanciata dalla grassezza, e il Montemarino, più ricco, materico e potente. Secondo alcuni il mondo si potrebbe dividere in filagnottisti e montemarinisti. Ma questi due cortese trovano affinità proprio nella loro opposizione. E allora il mondo si divide inutilmente.
Stefano prima di essere un produttore di vino era un vignaiolo. E prima di essere un vignaiolo era un agricoltore. Per questo Cascina degli Ulivi non è cresciuta come azienda puramente vitivinicola, ma come organismo policolturale che punta all’autosufficienza. E quindi oltre al vino in Cascina si trovavano l’orto, i frutteti e i seminativi, le vacche, le galline e le oche, l’agriturismo, il forno, il caseificio e un laboratorio per succhi e conserve. Quando Ilaria si è ritrovata di colpo da sola alla guida di un ecosistema così complesso ha dovuto riorganizzare le idee e individuare le priorità, ma oggi, quattro anni dopo, la Cascina viaggia nella direzione di un tempo: quella della diversificazione delle colture e delle attività. E Stefano di questo ne sarebbe certamente felice.
Sono le persone ad animare l’organismo complesso che è Cascina degli Ulivi. Una squadra giovane, dinamica e internazionale, perfetta combinazione di vecchie guardie e nuove leve: ognuno qui si specializza in una mansione e impara a fare un po’ di tutto. A tenere il timone è Ilaria Bellotti, figlia di Stefano classe ’94, che nel 2018 si è ritrovata da sola alla guida dell’azienda agricola. Con forza, coraggio e senso di responsabilità Ilaria si è fatta carico della grande eredità di Stefano: la Cascina degli Ulivi, casa dell’agricoltura naturale, sede della biodinamica, sogno di un contadino libero.
La lunga tavolata di fronte all’agriturismo è uno dei luoghi cardine della vita aziendale di Cascina degli Ulivi. All’ora di pranzo tutta la squadra si riunisce sotto alla grande veranda in legno e come succede in famiglia mangiare insieme diventa un momento cruciale di condivisione e confronto, di progettazione del lavoro e di scambio reciproco. A tavola si diventa squadra: è l’unione tra gli individui a fare la forza della comunità che muove la realtà multiforme di Cascina degli Ulivi.
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