Calafata | Déjà vu

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Calafata | Déjà vu

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Ricordi "a scatti" di una giornata in compagnia di Mauro Montanaro, Daniele Tuccori e Maik Tintori

La Lucchesia

Se si pensa alle zone vitivinicole più dinamiche e in fermento nel panorama italiano, la Lucchesia sarebbe senza dubbio tra le prime ad essere citate, soprattutto se si si fa riferimento al vino naturale. Racchiusa tra il Mar Tirreno ad ovest, l’Appennino a est e le Alpi Apuane a nord, la Lucchesia gode di un paesaggio estremamente “toscano”, ma condivide ben poco con il carattere dei vini della regione, dando vita a una scena vitivinicola unica nel suo genere che fonda le sue radici su condivisione e diversità.

Scopri di più sul territorio della Lucchesia!

Le persone

Prima dei vigneti, prima dell’uva, prima del vino, a Calafata contano le persone e si investe sul loro futuro. Per questo Mauro Montanaro, Daniele Tuccori e Maik Tintori, i tre protagonisti principali di Calafata, lavorano per il recupero e il reintegro di persone svantaggiate: dai migranti ai chi affronta percorsi per uscire dalla tossicodipendenza, fino ai carcerati. 

In foto: Mauro, Daniele, Maik, Jakuba, Kaba, Almamù, Lorenzo

Il lavoro

Calafata è una cooperativa agricola e sociale che attraverso l'impiego di persone svantaggiate, rimette in produzione e valorizza terreni altrimenti destinati all'incuria e all'abbandono. L'idea è nata nel 2011 da un gruppo di giovani amici che hanno visto nella proposta di Lorenzo Citti di cedere le sue storiche vigne, l'opportunità di creare un modello virtuoso di rispetto delle persone e delle terre.

Fino ad oggi la Cooperativa Agricola Sociale Calafata ha dato lavoro e specializzato più di 100 ragazzi svantaggiati che si sono potuti reintegrare in un contesto lavorativo che ha fornito loro esperienza, uno stipendio e la possibilità di riscattarsi.

Leggi il reportage di una giornata da Calafata!

La cantina

In cantina prendono posto diversi tipi di contenitori, tra cui mastelli aperti e vasche di acciaio inox dove sono portate avanti le macerazioni sulle bucce e le fermentazioni spontanee, mentre l’affinamento dei vini è svolto sia in vasche di acciaio inox, che in tini di cemento e in legni di varie dimensioni: dalle botti grandi a quelle piccole, come tonneau e barrique, mai nuove, ma di plurimo passaggio.

Mauro e Daniele hanno deciso di investire sulla riscoperta dei classici “tagli” delle colline lucchesi con il Majulina, il rosso da uve sangiovese, ciliegiolo, canaiolo e colorino, e con il bianco Gronda, da uve trebbiano, vermentino, malvasia e moscato.

La loro voglia di sperimentare li ha però portati a scommettere anche sull’ampliamento della gamma con l’Almare, la “versione orange del Gronda”, lo Scapigliato, dall’assemblaggio di vitigni minori a bacca nera, e i rossi Iarsera e Figliodiuncane, rispettivamente da sangiovese e cabernet sauvignon in purezza.

Il pranzo

Il pranzo è uno dei momenti fondamentali nella vita comunitaria di un’azienda agricola. A tavola non si mangia soltanto, anzi questa da Calafata diventa luogo di convivialità, di confronto, di negoziazione, di lavoro, di scherzi e di chiacchiere. Noi ne abbiamo approfittato per farci raccontare in prima persona da Mauro tutta la storia di Calafata.

Ascolta il podcast della nostra chiacchierata con Mauro!

Gli orti

Calafata non è solo vino. Da cinque anni infatti i soci Luca e Marco gestiscono gli orti, principalmente dislocati a Viareggio, con l’idea è di servire ristoranti e famiglie tramite abbonamenti a cassetta. Non è semplice dare un valore aggiunto alle verdure, ma allo stesso tempo è funzionale al tipo di lavoro sociale e di recupero che Calafata porta avanti. Oltre alla coltivazione degli ortaggi, Calafata ha aperto un piccolo laboratorio dove sono realizzati sughi, conserve e vari prodotti tra cui la passata Canestrina e l'olio extravergine d'oliva Epopea della nostra Dispensa. Così è nato P’Orto, un servizio di delivery di ortaggi, conserve e prodotti agroalimentari di Calfata, attivo nella provincia di Lucca.

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