Claudio Corallo produce un cioccolato unico al mondo, grazie alla sua capacità di interpretare il cacao diversamente da qualunque altro produttore. La Dispensa Triple “A” allarga la sua gamma con tutte le declinazioni del cioccolato di Claudio.
“Quella barretta biancastra ha un odore che Dio non conosce. Dio ne ha paura e voglia allo stesso tempo. Con un’impennata di coraggio acchiappa la novità coi denti, la mastica, ma non serve: si fonde con la lingua, tappezza il palato, gli riempie la bocca e accade il miracolo” così racconta nel romanzo “Metafisica dei tubi”, una straordinariamente assurda autobiografia dei suoi primi anni di vita, Amélie Nothomb racconta il suo primo incontro con il cioccolato. Questo è più o meno quello che succede a chiunque approcci per la prima volta il cioccolato di Claudio Corallo.
Claudio Corallo prima di essere un produttore di cioccolato è un agricoltore. Questo rende le sue barrette tanto diverse da qualunque altra: Claudio è stato il primo a coltivare il suo cacao e l’ha fatto nell’isola di Principe, da piante discendenti dalla prime varietà arrivate in Africa. Per questo tutte le lavorazioni sono dirette a conservare ed esaltare gli aromi delle fave tostate.
Proprio per questo Claudio consiglia di cominciare sempre dalle fave, per poi approdare al cioccolato 73,5 e riconoscerci i profumi, per passare poi a quello con i cristalli di zucchero, con pepe bianco e sale, con arancia o zenzero candito. Fino agli ubric, la fusione tra cioccolato e i migliori distillati di frutta del mondo, alla massa di cacao 100% o ancora ai chicchi di caffè ricoperti, provenienti dall’adiacente isola di Sao Tomé.
Abbiamo visto gente che odia cioccolato innamorarsi al primo morso di quello di Claudio. Abbiamo visto gente che adorava il cioccolato, stupirsi per l’unicità di quello Corallo. Amélie sostiene di essere nata all’età di due anni e mezzo, grazie al cioccolato. Voi siete pronti a rinascere?