Le giornate si allungano, sbocciano i fiori e i primi caldi iniziano a farsi sentire: la primavera non bussa alla porta, ma la spalanca con forza. Noi per il momento non possiamo che accoglierla dalle finestre di casa, respirandola a pieni polmoni. Ma se questa quarantena ci sta trasformando in provetti chef, un modo per festeggiare l’arrivo della primavera c’è. Ecco qualche consiglio per celebrarla sul tagliere, in forno o in padella. Ovviamente accompagnata dai vini giusti.
Non serve avere il pollice verde per fare un orticello di erbe aromatiche sul balcone o alla finestra. Ma se con prezzemolo e basilico son bravi tutti, provate col crescione, dal gusto amarognolo e leggermente piccante. Squisito in insalata o tocco di classe in una piadina romagnola con crudo e squacquerone. Da accompagnare con le bolle di un Tribolà di Monte dei Roari o con quelle del Lambrusco Fermente della Cooperativa La Collina.
Sicuramente invece non vi cresceranno sul balcone le cime di rapa, ma questo inconfondibile segno di primavera abbonderà sui banchi dei fruttivendoli. Scottatele in acqua bollente e ripassatele in padella rigorosamente con aglio e peperoncino. Diventeranno il condimento perfetto per delle orecchiette fatte in casa o il contorno di una mozzarella fior di latte fresca. Nel primo dei casi col Litrotto Rosso, nel secondo con un Fiano Minutolo, entrambi firmati L’Archetipo.
Non c’è spuntino che fa più primavera di fave e pecorino. Una sana merenda pomeridiana che si può pericolosamente trasformare prima in aperitivo e poi in cena. Soprattutto se condivise, tra quattro chiacchere e una bottiglia di vino, da scegliere a seconda del pecorino. Con il Rosato di Buondonno se fresco, con lo Iarsera di Calafata se più stagionato.
Purificanti e irresistibili, quando non si può andar per prati a cercare quelli selvatici, dovremmo accontentarci di quelli coltivati, ma certo non si può rinunciare agli asparagi. Per tortine o zuppe spaziali, ma anche sbollentati e ripassati in un padellino con una noce di burro. Poi spaccateci sopra un uovo e grattate parmigiano abbondante. Due fette di pane e un bicchiere di Rossetto di Altura Vigneto per un pranzo veloce, ma indimenticabile.
Un ultimo consiglio? Noi di questi tempi non riusciamo proprio a rinunciare a un’insalata di carciofi crudi. L’abbinamento è impossibile secondo tutti. Sarà che noi non riusciamo neanche a rinunciare a un bicchiere di vino a pranzo, ma con il Mitterweg Traminer Trio di Wimmer-Czerny hanno fatto la loro sporca figura. Ma attenti, non ditelo a nessuno che poi si arrabbiano.