Il bollito è una cosa seria. E sulle cose serie non si scherza. Pensare che in Piemonte esiste addirittura una Confraternita del Bollito con tanto di Gran Priore a presiedere. 7 tagli di carne, 7 tipi di frattaglie, dette ammennicoli, 7 verdure d’accompagnamento e 5 salse tradizionali. E proprio perché il bollito è una cosa seria, ci guardiamo bene dal darvi consigli su ricette o trucchi del mestiere, lasciamo fare agli chef, ai gastronomi e ai cultori del gusto. Ciò nonostante ammettiamo che di bolliti ne abbiam mangiati parecchi anche noi, andando ovviamente di pari passo con delle gran bevute.
Non ce ne vogliano gli amici della Confraternita, che prediligono ovviamente vini piemontesi. Ma la nostra filosofia sull’abbinamento è più libertina: “buono chiama buono!” Ne abbiamo selezionati tanti, ma ve ne consigliamo specialmente tre, a seconda della vostra indole gastronomica!
Per i seguaci della tradizione, la Barbera d’Asti Ronco Malo di Bera, un vino del territorio, alcol, struttura e tanta acidità. Per gli sperimentatori seriali, l’Ageno di La Stoppa, un rosso travestito da bianco. Per i viaggiatori incalliti, il Blaufrankisch Hockaker, una trasferta gastronomica in Austria.
Che siate tradizionalisti, innovatori o girovaghi, vi possiamo assicurare che non resterete delusi… e siccome il bollito di certo non si mangia da soli, perché non provarli tutti?