I vini da pic nic

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I vini da pic nic

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Non c’è momento migliore dell’anno per organizzare gite fuori porta e pranzi all’aperto. Che vi troviate in spiaggia, in campagna o in città, sono sufficienti dei buoni amici, un telo, un cestino e una buona bottiglia per trasformare i vostri pic nic in pranzi indimenticabili.

Dopo una primavera piovosa, finalmente maggio profuma d’estate. Le giornate si fanno più lunghe, il sole comincia a farsi sempre più caldo mentre l’aria continua a rinfrescarsi dei venti primaverili. È tempo di maniche corte, delle prime tintarelle e, per i più audaci, dei primi bagni. Che vi troviate sulla sabbia di una spiaggia, all’ombra degli alberi di un bosco o distesi su un prato di qualche parco cittadino, non c’è momento migliore dell’anno per stendere un telo per terra e organizzare un pic nic all’aria aperta in compagnia dei vostri amici. Bastano pochi semplici accorgimenti per trasformare un semplice pic nic in banchetti sontuosi difficili da dimenticare, per unire la raffinatezza di un grande pranzo alla libertà di mangiare seduti per terra, a piedi scalzi e senza pensieri.

Il vino naturale è da sempre il compagno perfetto dei pic nic. Il movimento naturale infatti, oltre ad adottare uno stile di produzione ecologico ed artigianale, propone un modo di approccio al vino più libero e accessibile. Per apprezzare un bicchiere di vino non sono sempre necessari grandi calici di vetro, né tantomeno saper riconoscere profumi e aromi. Il più delle volte sono sufficienti una buona compagnia e una bottiglia fresca e genuina, che invece di essere protagonista, si faccia compagna del pasto. Di vini che si prestano a questo ruolo, nel nostro catalogo, ce ne sono tantissimi. Ecco allora una selezione per tutti i gusti delle migliori bottiglie da infilare nei vostri cestini da pic nic.

Non si può che cominciare dalle bolle. Ancestrali e rifermentati ultimamente spopolano e trovano nei mesi più caldi i loro grandi alleati. Bassa pressione e basso tasso alcolico, uniti a beva e freschezza danno vita a vini che assomigliano a succhi di frutta, spremuta d’uva tanto di facile approccio quanto gustose. Dallo Sciandoné Frizzante di Monte dei Roari, snello, sincero e senza fronzoli, al Mòz di Costadilà, croccante e aromatico, fino al Vient ‘e Terra Rosato de I Cacciagalli, agile, leggiadro e di grande personalità. Si tratta di vini che trovano il loro grande punto di forza nella versatilità, perfetti sia da soli, che per accompagnare le prime portate o addirittura tutto il pasto. Provateli insieme a una torta salata di verdure: vi accorgerete che ogni morso chiama il sorso e viceversa!

Tra i vini bianchi perdersi è ancora più facile, si entra in mondo dalle mille sfaccettature. Gli amanti dei vini carichi e succosi possono scegliere il Litrotto Bianco de l’Archetipo, comodo anche per il formato litro per non farsi mancare il bis; chi invece preferisce bianchi taglienti e freschissimi può puntare dritto verso il Riesling Weelfel di Wimmer Czerny, una vera “lama”, come si dice in gergo. I primi vanno di pari passo con portate mediterranee fresche di carattere, dalle panzanelle toscane alle insalate greche, fino al pan bagnat nizzardo. Gli altri invece giocano bene in contrapposizione con preparazioni più grasse come uova sode ripiene, verdure in pastella e polpette di tutte i tipi.

Vino picnic

Chi invece preferisce il versante orange, può spaziare dalla Liguria con il Berette de La Ricolla, al Friuli del Bianco di Frus, fino all’isola di Chios con l’Asyrtico di Ariousios. I macerati sono vini rossi travestiti da bianchi, il trait d’union tra la struttura dei primi e la freschezza dei secondi. Proprio per questo dimostrano una versatilità senza paragoni con la capacità di accompagnare carni, pesci e verdure, ma anche le immancabili paste al forno e parmigiane della tradizione di tutta Italia.

Altrettanto fanno i rosati, ponendosi a metà tra i profumi dei rossi e l’agilità e la sapidità dei bianchi. È la scelta del rosato a spostare l’ago della bilancia in questo gioco di equilibri. Dalla parte dei bianchi giocano i più freschi e sbarazzini con il Drago Rosé di Musella e il Rebecca di Di Giulia, vini rinfrescanti e dissetanti che danno il loro meglio con formaggi freschi e salumi delicati. Alla fazione dei rossi invece appartengono i più strutturati e carichi, come il Rosato di Buondonno e il Marinetto di Sergio Arcuri, altrettanto validi per accompagnare taglieri, ma che ricercano formaggi e salumi più stagionati.

Chi fa le cose in grande invece e si porta dietro una griglia da barbecue, non può che fare affidamento ai rossi leggeri, una categoria in continua ascesa che ha saputo abbattere il grande cliché dei rossi a temperatura ambiente. Giocando con le temperature di servizio infatti si trovano vini capaci di vincere il caldo per beva e agilità e di accompagnare, allo stesso tempo, costate, costolette e salamelle. Dai grandi classici come il Lezèr di Foradori, ai leggermente aromatici come lo Scapigliato di Calafata, dai più sbarazzini e innovativi come il Puszta Libre di Claus Preisinger, ai più estremi e senza regole come il Pampaneo Tempranillo Ecologico di Esencia Rural.

E per finire anche i più piccini meritano un sorso di Triple “A”! Ma niente vino per loro, all’interno della nostra Dispensa, la selezione dei migliori ingredienti naturali per la cucina quotidiana, trovate una selezione di succhi senza additivi, conservanti o zuccheri aggiunti: spremute di frutta fresca in bottiglia! Ce n’è per tutti i gusti: dal succo di pesca sloveno di Slavcek, alla spremuta di clemetine e mandarini calabresi di Biosmurra, fino ai nettari di mele austriache di Wetter.

Pronti a dare il via ai vostri pic nic? La scelta del vino più adatto spetta voi, ma con una sola certezza: che sia naturale, che sia Triple “A”!

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