Dopo una primavera più che incerta, cosparsa di piogge e con sbalzi di temperature lungo tutto lo stivale, finalmente ci siamo. Il sole è riuscito a farsi spazio tra le nuove alzando le temperature e accompagnandoci sempre più a lungo nelle nostre giornate.
Inizio estate non significa solo caldo e primi bagni al mare, ma anche il rifiorire dei banchi del mercato che si riappropriano dei colori accesi, dei profumi e dei sapori della frutta e della verdura di stagione. E se le ferie sono ancora un lontano miraggio, non disperate… ogni serata può trasformarsi in un momento di convivialità con gli amici per cominciare ad assaporare l’aria di vacanza. Complice la luce fino a tardi, in questo periodo dell’anno, aperitivi e cene finiscono per confondersi, unendosi fino a diventare una cosa sola. Proprio per questo sono sufficienti un paio di accorgimenti per riuscire a portare sulla tavola tante piccole proposte che richiedono minimo sforzo e minima spesa per il massimo risultato, ognuna ovviamente accompagnata dal vino perfetto.
Prima di dare il via alle danze è bene far avvinare la bocca ai vostri invitati. Di tardo pomeriggio il caldo ancora si fa sentire quindi è bene cominciare da una bollicina ghiacciata in stile pop. Un vino dalla bolla sottile, succoso, profumato e senza fronzoli come il Vient’ e Terra, il rosato rifermentato in bottiglia de I Cacciagalli. Personalità e agilità al servizio di una grande beva: per sicurezza è sempre meglio averne un paio pronte in frigorifero.
Se la parola d’ordine è freschezza, oltre che dentro al calice, è importante portarla anche dentro al piatto. Non c’è modo migliore di farlo se non con frutta e verdura di stagione che finalmente torna a farsi protagonista della tavola. Con un po’ di ricerca potrete trovare i primi pomodori dell’anno che sanno di pomodoro per davvero. Ciliegini e datterini conditi con un filo d’olio toscano, come l'evo di Pacina, sono l’ideale per l’intramontabile bruschetta, che richiede un bianco scattante con una piccola vena aromatica come il Gronda di Calafata. I Cuore di Bue danno il meglio con la mozzarella per un grande classico italiano, la caprese, da accompagnare a un bianco più morbido, ma altrettanto profumato con il Fiano de l’Archetipo. Se siete in serata da piccoli trucchi per grande chef, con un colino preparate un’acqua di pomodori verdi o ramati e usatela per condire dei gamberi crudi. Va da sé che in questo caso prerequisito essenziale del calice è il sale, il Parmaea di Possa vi manderà in brodo di giuggiole.
Dopo una lunga astinenza, finalmente riappaiono anche le zucchine in tutta la loro varietà. Quelle tonde son perfette da far ripiene con parmigiano, erbe aromatiche, uova e la polpa ricavata dalle zucchine stesse. Se il Semplicemente Bianco di Cascina degli Ulivi nella sua versatilità è sempre perfetto per la cucina casalinga, chi ha voglia di azzardare può portare in tavola l’Asyrtico di Ariousios, mediterraneo, pieno e materico. Vi darà soddisfazione specialmente con delle zucchine lunghe grigliate condite con olio, pepe, sale, menta e qualche goccia di un buon aceto di vino, come quello di Denis Montanar. Più difficili da trovare, ma esaltanti sono le zucchine trombetta che fatte al forno con spezie di stampo orientali restituiscono la stessa carnosità di una bistecca e si sposano alla perfezione con rosati dritti e profumati come il Rebecca di Di Giulia.
Se come da bambini a ogni prima nuova verdura o frutta dell’anno avete espresso un desiderio, con sua maestà la melanzana dovreste essere al terzo. Anche in questo caso la semplicità è di casa: le tonde son perfette per delle parmigiane express in versione estiva, con la grigliatura che può sostituire il fritto. La morte loro con un calice del Primitivo Rosato de L’Archetipo. Se invece il tramonto vi ha fatto venire voglia di passare al rosso, la morbidezza del Renosu Rosso di Tenute Dettori sarà la perfetta compagna per una melanzana lunga cotta al forno con la sua buccia croccante.
Non dimenticatevi della frutta, sia per gli ultimi piatti salati, ad esempio con l’intramontabile prosciutto e melone, sposo perfetto di un bianco macerato di verve come il Bianco alla Marta di Buondonno o per i più curiosi insieme a uno Sherry Fino di César Florido. Per i dolci invece, le prime albicocche, a maggior ragione se non perfettamente mature, daranno una marcia in più alla vostra crostata. Per chiudere in bellezza un vino leggermente dolce e di grande beva come il Chaos di Valdisole.
Il sole a questo punto sarà tramontato già da un po'. L'aperitivo è terminato, ma se avete ancora qualche bottiglia da finire e un po' di fame, per uno spaghettino aglio e olio c'è sempre tempo.